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Immagine del redattoreGrazia Pallagrosi

LAVORO: UN AIUTO DALLA MEDITAZIONE

Trascorriamo al lavoro buona parte della vita e spesso è proprio lì che assimiliamo inquinanti emotivi come la rabbia, la frustrazione, la preoccupazione, l’ansia e la paura.

Ci lasciamo ‘avvelenare’ da stati d’animo non salutari dimenticando che questo processo è fortemente condizionante. Non si può, infatti, ergere un muro di impermeabilità tra le emozioni che proviamo in ufficio e quelle che ci portiamo a casa. Così come non si può aspettare che arrivino i weekend per ridere, provare entusiasmo e pace, sentirsi appagati e sereni. Oppure stringere i denti sotto stress agognando le vacanze o gli anni della pensione.


CREARE UN MOOD POSITIVO

Dice Thich Nhat Hanh nel libro ‘L’arte di lavorare in consapevolezza’ (Terra Nuova edizioni):

<<Viviamo in un’epoca in cui non è facile trovare lavoro; tuttavia sappiamo che il nostro benessere non dipende soltanto dal fatto di avere una fonte di reddito ma anche di avere un lavoro nel quale possiamo coltivare gioia e felicità….Qualunque sia il tuo lavoro, puoi fare molto per aiutare gli altri e creare un ambiente di lavoro felice, un luogo dove lavorare con gioia e in armonia, senza stress e tensioni. Le pratiche di respirare in consapevolezza, sedersi in consapevolezza, mangiare in consapevolezza e camminare in consapevolezza possono contribuire a creare un ambiente di lavoro positivo e libero da stress.>>

Per questo è utilissimo meditare al mattino, prima di buttarsi nella giungla che sta fuori, dove non esistono bestie feroci ma il segnale d’ allerta è sempre acceso e le richieste di prestazione che si susseguono fino a diventare insostenibili. Praticando una breve meditazione subito al risveglio, giorno dopo giorno insegnamo alla nostra mente l'arte di fermarsi e rilanciare le tensioni.

Una volta al lavoro, se si riesce a condividere questa consapevolezza con alcuni colleghi - potrebbe essere anche una sola persona - si nota che immediatamente migliora l'atmosfera di piacere con cui lavoriamo e, giorno dopo giorno, si può 'contaminare' beneficamente anche la cultura della nostra azienda.

<<Quando sappiamo prenderci cura delle nostre emozioni forti la comunicazione migliora, lo stress diminuisce e il lavoro diventa molto più piacevole. Questo ricade con enorme beneficio anche sul rapporto con i nostri cari, le nostre famiglie e la società intera.>>


I BENEFICI AGLI OCCHI DELLA SCIENZA

Meditare, quindi, può rendere piacevole e nutriente anche una condizione di lavoro che non è esattamente quella che desideravamo, un momento critico in cui crollano le certezze, un rapporto di team che promette poco bene. Lo conferma la scienza, che continua a sfornare prove dei benefici professionali riservati ai meditanti. Secondo uno studio condotto dall’Organisational Behaviour and Human Decision Processes e pubblicato su USA Today, meditando si riescono a migliorare i rapporti con i colleghi e ad abbassare il tasso di lamentela, frustrazione e negatività in ufficio. Willem Kuyken, professore di psicologia alla Oxford University, intervistato su questa rivista da ha detto:

<<Numerose ricerche dimostrano come imparando a calmare il corpo e la mente si possa gestire in maniera accurata lo stress fisico e psicologico, affrontando i problemi della routine quotidiana soprattutto a livello lavorativo>>

Con 30 minuti di pratica - secondo quanto affermato anche dal professor David Creswell, docente di psicologia alla Carnegie Mellon University di Pittsburgh - si migliorano la creatività, la capacità di gestione dei problemi e lo stato d’animo per tutta la giornata. Per questo motivo sono sempre di più le aziende (purtroppo quasi esclusivamente all'estero) che hanno inserito la meditazione nel programma di benessere dei dipendenti.


PERCHE’ AUMENTA LA PERFORMANCE

Ma perché la pratica meditativa è tanto benefica a livello professionale? Innanzitutto aiuta a ridurre il logorio mentale, rallenta la corsa della mente in quel suo continuo oscillare tra ieri e domani, permettendole di radicarsi nel momento presente, che è la zona franca in cui può attingere a fiumi di energia. Ricordate: quando le facoltà logico-razionali si mettono a riposo, tornano a funzionare bene la memoria e la mente intuitiva che aumenta le risorse decisionali e di problem solving. Quindi se siete in preda all’urgenza o state soffocando sotto una mole di impegni che temete di non riuscire a smaltire, fermatevi! So che è esattamente il contrario di ciò che siamo abituati a fare, ma è la ‘medicina’ più efficace: fermatevi e meditate. Scendete nel ritmo del vostro respiro, cercate la zona del corpo in cui ne sentite meglio il movimento e, per una decina di minuti, permettetevi di non fare nulla se non assaporare le sensazioni piacevoli date dall’inspirazione e dall’espirazione. Non appena la mente inizia a vagare prendetene atto e, senza irrigidirvi, giudicarvi o agitarvi, sorridetele con gentilezza: in fondo sta solo facendo quello che le avete permesso di fare per anni! Riconoscetelo in modo gentile e sorridetele come se le deste una carezza. Poi reimmergetevi completamente nelle sensazioni piacevoli del respiro.


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